Negroni e meme: intervista a Socialisti Gaudenti

Un po’ di tempo fa un urlo ha rotto la quiete che si era creata nella redazione di MdC dopo le vacanze natalizie: “Servono più interviste!”. All’inizio pensai di tirarmene fuori – da bravo pigro – lasciando se ne occupasse qualcun altro al posto mio. Poi, mentre scrollavo il mio feed di Facebook, ebbi l’illuminazione. Avrei intervistato gli admin di Socialisti Gaudenti, la pagina preferita di ogni universitario di sinistra – nonché la mia. Questo è quello che ci siamo detti su Messenger davanti a un bel po’ di long drinks.

Inizierei col farvi presentare, quindi: chi c’è dietro Socialisti Gaudenti?
Cinque socialisti più o meno seri, tre pubblici e due segreti, che tra un Negroni e l’altro educano alla buona politica e guidano la sinistra mondiale.

Oltre alla pagina esiste anche un omonimo blog, esisteva già prima o è nato in seguito?
È nata prima la pagina: il blog è stato un esperimento che magari avrà successo in un futuro prossimo. Nonostante abbiamo tanto tempo a disposizione per il cazzeggio, ci manca quello necessario per poter gestire bene un blog.

Che rapporto c’è con altre pagine di satira politica come Gli eurocrati, Una foto diversa della Prima Repubblica. Ogni giorno o la vostra “nemesi” PM – Partito delle manette?
Gli Eurocrati sono la nostra antitesi austera, la foto diversa della prima repubblica il nostro album dei ricordi commossi; il partito delle manette i nostri Cafiero Pasquale e noi i loro Don Raffaè.

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Questa è una domanda un po’ più insidiosa: cosa pensate realmente della figura di Bettino Craxi?
La figura di Craxi ci intriga perché è forse, tra tutte le figure del suo periodo storico, la più umana. Craxi passò dall’essere un politico temuto ed invincibile ad essere un esiliato (o, per altri, fuggiasco) in Tunisia. Una parabola napoleonica senza resurrezione dall’esilio che lo rende un romantico sconfitto, e noi socialisti siamo romantici per definizione. La classe dirigente socialista era un’unione tra l’eccentricità dell’epoca e la solida formazione politica. A suo modo, Craxi fu una vittima delle contraddizioni del suo tempo e il capro espiatorio (non scevro da colpe) del collasso di un sistema politico drogato da finanziamenti illeciti. Però va ricordato che sotto il suo governo l’Italia è diventata la quinta potenza mondiale, centrale nella politica estera europea, oltre ad aver risolto il problema dell’inflazione. Evidentemente non ha sbagliato proprio tutto. Questo è, tuttavia, d’altra parte, ciò che bisogna dire e che tutti sanno, del resto…

Una delle cose che più mi piace della vostra pagina è la capacità di stare sul pezzo. Riprendendo un argomento delle ultime settimane, Pittella VS Verhofstadt: preferite quindi l’Amaro Lucano alla birra belga?
Ci piacciono l’amaro Lucano, la birra belga, il Negroni, l’amaro Ramazzotti, ma Verhofstadt più che un alcolico è una bibita analcolica zuccherata con l’etichetta patinata su cui c’è scritto “liberale” ma che in realtà vuol dire “destra”.

Restando sull’attualità: quale legge elettorale preferite?
All’Italicum sbagliato della Consulta preferiamo il Negronellum: un proporzionale puro stile Prima Repubblica dove invece dei voti si devono bere i Negroni, con soglia di sbarramento a quattro Negroni. Basta con la sobrietà alla Mario Monti!

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Ma… si rimorchia con la pagina dei socialisti gaudenti?
Abbiamo aperto la pagina solo per poter avere il numero della Boschi, però possiamo dire che se il PIL fosse aumentato come sono aumentati gli inviti (specie per l’admin single) a bere Negroni in compagnia di belle donne ora festeggeremmo il sorpasso della Cina.

Bonus: l’admin single darebbe il numero alla nostra social media assistant?
È MEB?

Tra parlamentari e affini chi invitereste a cena e con chi andreste a bere?
Su chi inviteremmo a cena ci dividiamo in tre correnti: Maria Elena Boschi, Anna Ascani e Mara Carfagna, mentre siamo concordi sul miglior compagno di bevute: Andrea Orlando.

A quale cocktail paragonereste Gentiloni, Renzi, Orfini e D’Alema?
Cominciamo dall’ultimo, D’Alema è chiaramente un Black Russian; Orfini è un vodka-Redbull: imbevibile e quando qualcuna lo ordina capisci che è meglio provarci con un’altra. Renzi è il mojito: per tre mesi l’anno non riesci a farne a meno, poi ti dici “che cosa cavolo bevevo?”
Gentiloni, invece è un Bellini: una roba leggera, equilibrata, che tutti possono bere ma appassiona pochi.

Siamo giunti alla fine. Vi facccio la domanda che tutti mi han chiesto di farvi… per chi votate?
Il Socialista Gaudente vota per chi in campagna elettorale gli promette più Negroni, più giustizia sociale e più investimenti in deficit. Pare una cosa banale, ma sarebbe un programma di governo molto credibile in Italia.

Sull’Autore

Laureando in Sviluppo e Cooperazione Internazionale con la passione per l'attualità politica e il cazzeggio. Il mio sogno nel cassetto è scrivere per Vice, ma ogni tanto so essere anche serio.

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